Il mullet taglio capelli si ama alla follia o si odia profondamente, non ci sono vie di mezzo! In questa guida completa ne scopriremo tutti i segreti!
Che cos’è il Taglio Mullet
il mullet (si legge mallet) è uno dei tagli capelli scalati che ha fatto più parlare di sé dagli anni ottanta fino ai giorni nostri, grazie alla sua particolare vistosità e al fascino ribelle che è capace di donare alla testa di chi lo porta.
Essendo tornato di tendenza negli ultimi anni, non è raro vederlo sfoggiare a gente comune e a star internazionali del mondo dello spettacolo. Ad esempio lo vediamo sulla cantante americana Miley Cyrus o il chitarrista degli italianissimi Maneskin, Thomas Raggi. Rispetto agli altri tagli capelli come taglio shag o shaggy e caschetto il mullet è decisamente molto più particolare!
Sebbene si tratti di un’acconciatura universalmente odiata e ritenuta un crimine da molti parrucchieri, negli ultimi anni il mullet è stato protagonista di film, passerelle e copertine patinate. Si tratta infatti di un taglio versatile nella forma, nel colore e nelle lunghezze.
Insomma, seppur con qualche accorgimento, quasi tutte le chiome sono adatte al mullet, siano esse lunghe, medie, corte, ricce, mosse o lisce. Le uniche caratteristiche che proprio non possono mancare a chi opta per questa acconciatura sono una personalità estrosa e stravagante. Questo è proprio il taglio che garantisce uno stile unico e la voglia di non passare mai inosservati, nemmeno quando si va a fare la spesa.
Se avete tutte queste caratteristiche, il mullet potrebbe essere il taglio perfetto per voi. Vediamo adesso come è fatto il mullet, la sua storia, quali tipologie esistono e quali accorgimenti seguire prima di prendere in mano le forbici.
Taglio capelli mullet: cosa significa il termine e come è fatta l’acconciatura
La parola mullet significa cefalo o triglia e l’associazione con questo estroso taglio di capelli potrebbe derivare da un modo di dire australiano oppure dalla canzone Mullethead dei Beastie Boys, che prende in giro l’acconciatura non facendo sconti nemmeno a chi la porta. Qualunque sia l’origine del termine, oggi il solo sentire nominare i capelli alla triglia o alla tedesca rimanda immediatamente alle folte chiome cotonate degli anni ottanta sfoggiate nei film, sulle passerelle o sui campi da calcio.
La caratteristica principale di questi tagli capelli è che danno alla vista e al tatto l’idea di un caos ordinato. Ogni ciocca risulta essere allo stesso tempo spettinata e nella posizione perfetta. Si tratta di una capigliatura estremamente riconoscibile, la cui unicità è il risultato dell’unione di diverse lunghezze nelle varie zone da testa. Infatti, nel taglio di capelli mullet, le ciocche sono più o meno lunghe nella parte posteriore della testa. Hanno invece misure ridotte, corte o medie, nelle zone laterali del viso e sulla fronte, dove spicca l’iconica frangia che può avere lunghezze diverse a seconda dell’immagine finale che si vuole ottenere. Una frangia lunga e spettinata sottolinea l’animo ribelle di chi la porta. Quando è corta e non copre tutta la fronte darà un aspetto più rigido e ordinato, anche se è più difficile da gestire.
Insomma, un’unione di diverse misure che trovano una loro armonia in un insieme apparentemente disordinato, ma che in realtà è ben studiato. I motivi per cui questo taglio piaccia tanto potrebbero ricercarsi proprio in questa sua fluidità e mancanza di definizioni stringenti. Il mullet haircut è unisex e adatto a tutti i tipi di capelli. L’unico requisito necessario per sfoggiarlo al meglio è un animo ribelle, punk e sovversivo.
Storia del taglio mullet dalla preistoria fino ai giorni nostri, passando per gli iconici anni ottanta
Anche se il termine per identificarlo è nato in questo decennio, il mullet non è solo una delle tante provocazioni nate negli anni ottanta. Infatti pare fosse sfoggiato già nella preistoria. In questo periodo è utilizzato non in nome dell’estetica, bensì per rispondere a precise esigenze evolutive.
I nostri lontani antenati avevano bisogno di una chioma corta sul davanti che non desse fastidio durante la caccia o la ricerca del cibo. Allo stesso tempo però necessitavano anche di capelli lunghi che riparassero dal freddo nuca e schiena. Allora, quale taglio è capace di rispondere ad entrambe le esigenze, se non il mullet? Successivamente, pare che anche altre civiltà come gli Egizi, gli Assiri e i Greci fossero affezionati a questo taglio iconico. Veniva sfoggiato per motivi di praticità, ma allo stesso tempo è entrato a far parte anche della moda di quel tempo. In seguito si diffuse anche tra i nativi americani e nell’Europa della prima metà del Seicento, per poi scomparire dai radar per qualche centinaio d’anni.
Anni Settanta
Per qualche motivo a noi sconosciuto, il mullet ha fatto la sua ricomparsa tra la fine degli anni settanta e l’inizio degli anni ottanta. In questi anni è entrato prepotentemente a far parte della cultura popolare anglosassone e americana, per poi diffondersi ed essere emulato in tutto l’Occidente. In questo periodo sono personaggi del mondo dello spettacolo o sportivi a sfoggiarlo in televisione e sui giornali. Alcuni iconici esempi? Il mullet color carota dell’iconico Ziggy Stardust, alter ego di David Bowie, o la folta chioma del calciatore nordirlandese George Best.
Mullet Anni 80
Ma bisogna aspettare di entrare nel vivo degli anni ottanta per vedere esplodere la moda del mullet. È proprio in questa decade, infatti, che il famoso taglio di capelli vive il suo periodo di massimo splendore.
Tra le star internazionali che lo hanno saputo valorizzare al meglio in quegli anni, spiccano sportivi come i calciatori Maradona e Hector Bellerin. Ma ricordiamo anche artisti del calibro di Billy Ray Cyrus, Cher, Dolly Parton, Tina Turner, Patty Smith noncheé attori come Patrick Swayze, John Travolta, Jane Fonda e Meryl Streep.
Infatti, se inizialmente si tratta di un taglio solo maschile, il mullet approda gradualmente anche sui capi femminili di cantanti, attrici e donne comun. Viene scelta proprio questa particolare acconciatura nella lotta contro gli stereotipi di genere, simboleggiando anche attraverso i propri capelli l’aria di libertà e fluidità di genere che ha iniziato a respirarsi proprio in quegli anni. Proprio per questo motivo non è raro vedere mullet nelle fotografie delle proteste femministe di quel periodo.
Il taglio mullet ai giorni nostri
Alla fine dei ribelli anni ottanta, complice un cambiamento radicale nella cultura del tempo, il mullet viene gradualmente messo da parte. Arrivò a scomparire quasi del tutto dalle copertine patinate e dalle teste delle star, con soltanto qualche sporadica comparsa.
In questo periodo, infatti, si torna a una moda più minimalista e austera, con meno fronzoli. Solo negli ultimi anni, con il nostalgico ritorno dell’interesse per gli anni ottanta il mullet ha fatto la sua gloriosa ricomparsa sulle scene e sulle teste di persone più o meno comuni. Complici di questo ritorno sono anche film e serie televisive come Tiger King e Stranger Things.
Ricordiamo ad esempio la cantante Miley Cyrus (che si è forse ispirata al padre, il già citato Billy Ray Cyrus). Ma anche l’attrice Zendaya, che in occasione dei premi Grammy nel 2016 ha fatto scalpore con il suo mullet lungo e biondo.
Più recentemente Ursula Corbero (alias Tokyo), star della serie Netflix La Casa de Papel, lo ha sfoggiato su diverse passerelle facendone il suo tratto distintivo. Stessa cosa anche per le cantanti Rihanna e Taylor Swift.
Pertanto, proprio come altri capi di abbigliamento e accessori di moda molto chiacchierati in passato, sembra che il mullet sia destinato a tornare ciclicamente di tendenza. Resiste alle dure critiche dei suoi detrattori, che lo hanno definito addirittura il taglio di capelli più brutto mai esistito. Quando si dice ribellarsi alle convenzioni fino in fondo.
Taglio mullet donna: il significato femminista e l’aspetto estetico
Per le donne questo particolare taglio di capelli ha un significato importante e profondo, che va ben oltre il solo fattore estetico. Infatti, negli anni ottanta il mullet è diventato il simbolo della emancipazione femminile e delle lotte per la parità di genere. Questo perché, grazie alle sue lunghezze diverse, l’acconciatura mullet ha un aspetto androgino, che permette di andare oltre gli antiquati ruoli tradizionali. Insomma, portare il mullet significa avere una personalità forte e sapere quanto si vale e cosa si vuole. Il tutto viene gestito con un pizzico di ribellione che non guasta mai.
Per quanto riguarda l’aspetto estetico e le tendenze, il mullet non è adatto a tutte le teste femminili. Infatti, non solo è necessaria una particolare personalità per sfoggiarlo al meglio, ma si può capire se è più adatto al proprio volto prima di compiere un errore irrimediabile mettendo mano alle forbici.
A chi sta bene il taglio mullet donna e a chi no
Prima di decidere, infatti, bisogna valutare alcuni elementi, come la forma del viso della donna e il tipo di capelli.
Si tratta di un taglio più adatto a visi dalle linee spigolose e squadrate, mentre solitamente non è indicato a chi ha visi più tondeggianti. Questo a meno che non si ricorra sempre al make up per farne risaltare gli angoli.
Per quanto riguarda il tipo di capelli, come vedremo più avanti il mullet si può adattare sia ai capelli lisci che ricci, purché siano morbidi e del giusto spessore. I capelli non troppo sottili o con poco volume. Con i capelli lisci si ottiene un effetto meno sbarazzino, ma il risultato finale resta appariscente e originale. Il taglio mullet uomo è invece molto più versatile e si adatta più facilmente a varie forme di volto.
Taglio mullet capelli corti: la soluzione migliore se non vuoi aspettare che la tua chioma cresca
Il taglio mullet capelli corti è decisamente meno appariscente della sua tradizionale versione anni ottanta. Ma si tratta comunque di un buon compromesso per chi vuole avere un taglio particolare e originale senza dover attendere che i capelli crescano e senza utilizzare extension artificiali. Inoltre, questa rivisitazione è più adatta nel caso di capelli sottili o leggermente crespi, proprio perché queste caratteristiche vengono accentuate di meno. Infine, per chi ha una chioma corta e difficile da dominare, il mullet contribuirà a dare l’impressione che questo effetto disordinato sia voluto e che, anzi, venga apprezzato.
Il mullet sui capelli corti ha un nome ben specifico: si chiama micro mullet. Oltre ad essere perfetto per l’estate perché lascia scoperta la schiena, ha un aspetto inconfondibile, infatti prevede delle rasature sui lati della testa, con le orecchie scoperte, una frangetta corta e ribelle, capelli che coprono a malapena la nuca sulla parte posteriore. Insomma, dà a chi lo sfoggia un aspetto giovane e sbarazzino. Tra le star che lo hanno scelto, la biondissima Scarlett Johansson che, come ha affermato in un’intervista, lo ha sfoggiato in onore di David Bowie. Proprio parlando di Scarlett Johansson ecco che uno dei suoi tagli più recenti è stato il mixie. Il taglio capelli mixie è una via di mezzo fra il mullet e il pixie cut.
Taglio mullet capelli medi: le ultime tendenze di Hollywood e dintorni
Per chi è alla ricerca di un taglio originale, ma che non si allontani troppo dalle linee classiche, il taglio mullet capelli medi è una scelta ottima. Sono sufficienti dei capelli a caschetto lungo, dove si può intervenire accorciando solo la parte anteriore, ottenendo il cosiddetto mullet lob.
Si tratta di un’acconciatura ibrida, che permette di mantenere le lunghezze medie sempre eleganti e senza tempo. Allo stesso tempo è il taglio capelli perfetto per ottenere un look sbarazzino ed estroso. Uno dei vantaggi del mullet lob è che non bisogna aspettare di avere i capelli più lunghi, ma allo stesso tempo non occorre tagliare tutte le lunghezze in maniera netta e irreparabile. Si potrebbe definire come una versione più pratica e morbida dell’originale. Proprio grazie a questi vantaggi il mullet lob è stato scelto da pop star internazionali come Lady Gaga, Taylor Swift e Rita Ora, oltre che dalle attrici Ursula Corbero e Kristen Stewart.
Taglio mullet capelli lunghi, un tuffo negli anni ottanta perfetto per non passare mai inosservati
Infine, il tipo di mullet più impegnativo da sfoggiare, perché appariscente e particolare, è quello con i capelli lunghi anche fino a metà schiena. A renderlo subito riconoscibile è il contrasto con la frangia corta e con le ciocche laterali più ridotte, che fa sì che chi porta questo taglio non passi mai inosservato.
Il mullet con i capelli lunghi è adatto solo a chi ha una forte personalità, quindi non è consigliato per gli introversi o per chi non vuole attirare l’attenzione. Al contrario, forse è proprio per questo motivo che la versione lunga del mullet viene spesso scelta da celebrità internazionali: lo ha sfoggiato Zendaya sul tappeto rosso dei Grammy, oltre a Rihanna sulle passerelle della settimana della moda di New York.
Taglio mullet per capelli lisci, mossi o ricci, ce n’è per tutti i gusti e per tutte le teste
Grazie alla sua infinita versatilità, il mullet è adatto praticamente a tutti i tipi di capelli, infatti prendendo i dovuti accorgimenti si può ottenere un risultato finale veramente al top su quasi tutte le teste.
Per chi ha una chioma naturalmente liscia, è importante che i capelli vengano scalati molto sulle lunghezze per ottenere un insieme più voluminoso e evitando un effetto piatto che rovinerebbe il taglio. Anche l’asciugatura gioca un ruolo fondamentale: evitare di utilizzare troppe spazzole aiuta ad ottenere un effetto spettinato e a dare forma alla chioma, pertanto è la scelta migliore.
Per chi invece ha i capelli mossi, il mullet potrebbe essere un’ottima soluzione che aiuta a gestirli in pochi tocchi, facendoli risultare volutamente disordinati e riducendo le tempistiche per pettinarli e piastrarli.
Infine, per chi ha i capelli ricci ma ha poco tempo per curarli, scegliere il taglio mullet risulta essere l’opzione più semplice e adatta. Infatti, i capelli naturalmente voluminosi sono perfetti per questa acconciatura: per definirli in modo ottimale bastano pochi istanti e il risultato finale è mozzafiato.
Qualunque sia il tipo di capelli però, sia per il mullet che per altri tagli in generale si devono usare i giusti prodotti styling, professionali e sicuri, che aiutino a mantenere in salute la chioma, donandole un aspetto sano e naturale, che il mullet non farà altro che valorizzare.
Cura e manutenzione del taglio mullet, ecco come avere sempre un taglio perfetto e dalle giuste proporzioni
Il mullet è per definizione un taglio sbarazzino e disordinato, dove le ciocche ricadono in maniera quasi casuale sulla testa e sulle spalle. Per questo, è possibile gestirlo con poco sforzo e qualche accorgimento da far entrare nella nostra routine quotidiana, senza che ci rubi troppo tempo.
Tuttavia, per chi vuole mantenere il taglio originale fatto dal parrucchiere o una sorta di ordine all’interno della chioma, è bene intervenire periodicamente con delle visite dallo stylist per accorciare sia le lunghezze che la frangia e le parti laterali.
Infine, per coloro che sono ribelli fino in fondo e vogliono una chioma davvero irregolare, il mullet può essere lasciato libero di crescere finché non diventerà scomodo portarlo o finché non arriverà il momento di scalare nuovamente i capelli.
Al di là della manutenzione del mullet effettuata dal parrucchiere, la cura dei capelli va effettuata durante e dopo ogni lavaggio, utilizzando i prodotti più adatti per mantenerli sani e curati, evitando così la comparsa di doppie punte o di altre problematiche attraverso balsami e maschere specifici per la propria capigliatura. Non bisogna dimenticare, infatti, che per avere capelli naturalmente luminosi e belli da vedere occorre che essi siano sani e curati, prestando maggiore attenzione soprattutto se si utilizzano le tinte.
Colori che valorizzano il taglio mullet: dalle tonalità pastello alle tinte shocking e fluorescenti, tutti i modi per esprimere la propria personalità
Abbiamo parlato di tutte le lunghezze e tipi di capelli per i quali il mullet risulta essere il taglio più adatto, ma anche il colore della chioma gioca un ruolo fondamentale per il risultato finale.
Le tonalità tra cui scegliere sono moltissime e per orientarsi al meglio occorre valutare il proprio gusto e la propria individualità. Se il mullet si addice solo a coloro che hanno una personalità forte, perché non esprimerla anche usando delle tonalità vivaci? Ecco allora mullet coloratissimi, e tra le tinte più originali tra cui scegliere ci sono colori fluo, come ad esempio il viola o il blu shocking, oppure le sfumature di grigio e argento, che danno un aspetto quasi metallico e all’ultima moda.
D’altra parte, per chi vuole osare con il mullet, ma senza esagerare con i colori, si possono utilizzare anche tonalità pastello e tinte più classiche. Il risultato finale sarà molto più simile alle acconciature che si vedevano sulle riviste patinate di qualche decennio fa, ma di sicuro non si passerà inosservati nemmeno in questo caso.
Oppure, per accrescere ulteriormente l’idea di movimento e di freschezza del taglio, si può giocare con i colori scegliendo tinte scure per le radici e chiare per le lunghezze o viceversa, creando un contrasto mozzafiato. Un esempio famoso? La cantante Billie Eilish ha sfoggiato in passato un mullet lungo che ormai è divenuto il suo marchio di fabbrica, con le lunghezze nere e le radici dei capelli verde fluorescenti.
Nella scelta della tinta per i capelli, in generale è bene tenere in considerazione anche la gradazione della propria pelle, optando per l’abbinamento o il contrasto tra le diverse tonalità, a seconda delle proprie preferenze. Sempre seguendo le tendenze degli ultimi anni, molte persone scelgono il colore del mullet tenendo conto anche dell’armocromia, la teoria che analizza toni e sotto toni individuali per valorizzare la persona.
Tipi di taglio di capelli mullet: un’acconciatura ribelle per esprimere la propria personalità
In conclusione, il mullet è un taglio scalato e audace con una lunga e storica tradizione, che tra polemiche e tendenze è arrivato fino ai giorni nostri e non accenna a lasciare il suo posto sotto i riflettori. Il suo aspetto androgino lo ha reso un’acconciatura profondamente significativa, mentre le sue particolari caratteristiche lo hanno fatto diventare bersaglio di critici accaniti. Nonostante tutto, per praticità o tendenza, il mullet rimane un taglio scelto da tutte le generazioni e da tutti i generi.
Tra i suoi lati positivi troviamo l’estrema versatilità del taglio: praticamente adatto a tutti i tipi e a tutte le tonalità di capelli, il mullet si può realizzare su chiome di varia lunghezza, ottenendo risultati leggermente diversi, ma sempre appariscenti e iconici.
A seconda dei propri gusti e delle proprie esigenze, negli ultimi decenni i parrucchieri di tutto il mondo si sono adoperati per ideare diversi tipi di mullet, che variano nelle loro lunghezze soprattutto sulla fronte e ai due lati della testa. Ecco alcuni esempi che ancora non sono stati citati.
Shag mullet
Realizzato su capelli medi o lunghi, somiglia a un taglio a scodella leggermente più lungo ai lati. Si riconosce facilmente perché i capelli dietro alle orecchie sono lunghi e talvolta arrivano addirittura alle spalle.
Soft mullet
Questo tipo di acconciatura è decisamente meno appariscente dei classici mullet anni ottanta, perché vengono tagliati leggermente solo i capelli posti sulla parte laterale della testa, mentre posteriormente vengono lasciati lunghi. Se la capigliatura è riccia, l’effetto sarà migliore perché il mullet avrà maggiore volume.
Lo stile del mullet contemporaneo: puntare tutto sulla frangia
Abbiamo visto come la frangia sia una componente fondamentale del mullet, dato che solo pochi tagli maschili prevedono di pettinarla all’indietro con il gel e farla scomparire. Per tutti gli altri stili, la frangia diventa spesso il biglietto da visita del mullet, perché è capace di definire lo sguardo e la forma del viso. Per questi motivi, è un elemento che non va mai sottovalutato.
Una frangia corta è sbarazzina, fresca e giovanile: lascia circa metà della fronte scoperta e di solito si porta liscia e ben schiacciata sulla pelle. Però, è anche più difficile da gestire perché le serve più manutenzione, spesso va piastrata per lisciarla sul capo o fissata con il gel; inoltre, dovrà essere tagliata molto spesso, all’incirca una volta ogni due settimane.
Una frangia lunga, al contrario, è perfetta per chi non ha il tempo di dedicarsi ai capelli troppo a lungo: si può portare spettinata come il resto del mullet, oppure si può dividere a metà e trattenerla dietro alle orecchie. Soprattutto se abbinata a colori più audaci, quest’ultima opzione risulta perfetta per esprimere la propria anima punk e giovanile.
I fattori da considerare prima di scegliere il mullet
Come per tutti i tagli di capelli, prima di prendere appuntamento dal parrucchiere bisogna considerare diversi fattori. Questo vale in modo particolare per il mullet, di qualunque tipo esso sia. Infatti come abbiamo visto si tratta di un taglio davvero particolare, capace di rivoluzionare completamente l’aspetto di una persona e capace di suscitare reazioni molto positive o estremamente negative.
Oltre alla forma del viso e al colore della capigliatura, la lunghezza del mullet è fondamentale. Sia che si abbiano i capelli lunghi che corti, per i primi tentativi è sempre meglio optare per un taglio non troppo netto e deciso. L’obiettivo è dunque non modificare troppo le misure della chioma, così che se il risultato finale non vi soddisfacesse, potreste porvi rimedio perché la scalatura ricrescerebbe nel giro di qualche mese.
Prima di iniziare con il taglio, comunque, si può chiedere al parrucchiere di pettinare e fissare i capelli con l’aiuto di gel e forcine in modo da simulare il risultato finale. In effetti è il modo migliore per poter valutare con più sicurezza come procedere.
Fatte queste considerazioni, è bene ricordare anche che se avete le idee chiare, non tenete conto di quanto vi verrà detto dalle altre persone. Ascoltare i loro consigli è giusto, ma la scelta del taglio di capelli è personale, quindi l’ultima decisione spetta soltanto a voi stessi.
Quindi, se avete fatto una scelta definitiva e siete pronti a rivoluzionare la vostra chioma con un taglio scalato e audace, il mullet è sicuramente la scelta migliore per voi.
Ciao Elisa, voglio farti i compimenti per l’articolo, davvero esaustivo e ricco di idee e spunti interessanti. Ora non ho più dubbi sul fatto che il taglio mullet sia super fantastico!
Ciao cara Isabella! Grazie di cuore per il tuo commento, mi fa davvero tanto piacere che l’articolo ti sia piaciuto! Grazie infinite per averlo letto e per essere passate qui, ne sono onorata! Un caro abbraccio!
Cara Elisa, grazie per la tua risposta, continuerò a leggerti, sul web non trovo davvero niente di così completo e ben scritto in ambito beauty, ancora complimenti! 🙂
Carissima Isabella, grazie di cuore a te per il tuo tempo e per tornare qui a leggere i miei articoli, ne sono profondamente onorata! Continuerò sempre a fare del mio meglio e parole come le tue mi sono di immenso supporto! Un caro abbraccio!
Brava bell articolo esauriente