Aggiornato il 10 Marzo 2024 da Elisa Branda
Negli ultimi anni, l’interesse per i prodotti cosmetici vegan e cruelty-free è cresciuto a dismisura. Ma cosa significano esattamente queste etichette? In questo articolo, ti spiegherò le differenze tra i prodotti vegan e cruelty-free, in modo che tu possa fare scelte informate per la tua beauty routine.
Cosa significa “vegan”?
La parola “vegan” si riferisce a prodotti che non contengono ingredienti di origine animale o derivati. Questi prodotti sono creati utilizzando solo ingredienti vegetali e minerali. I prodotti vegan non solo sono privi di componenti di origine animale, ma anche di qualsiasi altro ingrediente di origine animale e derivati, come la cera d’api, la gelatina, il retinolo, la cheratina, lo squalene e il collagene. In particolare il collagene è una proteine esclusiva del regno animale e nella cosmesi vegana viene sostituito con il collagene vegetale, spesso ricavato dalle alghe. Particolare attenzione viene posta anche allo squalene, con proprietà idratanti e lenitive. Deriva dal fegato degli squali e in cosmesi vegana viene sostituito ad esempio dai semi di oliva, germe di grano, amaranto e crusca di riso.
Pertanto, i prodotti vegan sono spesso preferiti dai consumatori che desiderano ridurre il loro impatto ambientale e rispettare gli animali.
Cosa significa “cruelty-free”?
La dicitura “cruelty-free” significa che i prodotti non sono stati testati su animali. Questa etichetta indica che nessun animale è stato utilizzato per testare l’efficacia o la sicurezza del prodotto. Tuttavia, ciò non significa necessariamente che il prodotto non contenga ingredienti di origine animale. I prodotti cruelty-free possono contenere ingredienti di origine animale, ma devono essere stati testati solo su volontari umani o attraverso metodi alternativi, come i test in vitro.
Le differenze tra prodotti vegan e cruelty-free
Sebbene spesso utilizzate in modo intercambiabile, le etichette “vegan” e “cruelty-free” si riferiscono a concetti distinti. Un prodotto può essere vegan ma non cruelty-free se è stato testato su animali, ma non contiene ingredienti di origine animale. Allo stesso modo, un prodotto può essere cruelty-free ma non vegan se contiene ingredienti di origine animale ma non è stato testato su animali.
Vegano e vegetariano: tutto quello che devi sapere
I prodotti cosmetici vegan sono formulati senza ingredienti di origine animale o derivati, come ad esempio cera d’api, miele, collagene e lanolina. Al loro posto, vengono utilizzati ingredienti di origine vegetale o sintetica, come gli estratti di piante, gli oli essenziali e gli acidi grassi.
Inoltre, i prodotti vegan spesso sono anche cruelty-free, ovvero non testati sugli animali. Questo significa che non solo non sono utilizzati ingredienti di origine animale, ma anche che il prodotto finale non è stato testato su animali.
I prodotti cosmetici vegetariani, invece, possono contenere ingredienti di origine animale come latte, uova e miele, ma escludono la carne e il pesce. Tuttavia, spesso i prodotti vegetariani sono anche cruelty-free, ovvero non testati sugli animali.
La scelta di prodotti cosmetici vegani o vegetariani può essere un’ottima opzione per coloro che desiderano adottare uno stile di vita sostenibile e rispettoso degli animali, senza rinunciare alla qualità e all’efficacia dei prodotti. Inoltre, i prodotti naturali spesso sono formulati con ingredienti biologici e privi di sostanze chimiche dannose, il che li rende adatti anche per le pelli più sensibili.
Infine, è importante sottolineare che la scelta di prodotti cosmetici cruelty-free, vegani e naturali non solo è rispettosa degli animali e dell’ambiente, ma può anche rappresentare una scelta etica e di valore per il consumatore, che può così contribuire a promuovere uno stile di vita sostenibile e rispettoso del pianeta.
Normativa Europea: Cruelty Free
Nel mondo della cosmetica, la normativa europea rappresenta un pilastro fondamentale nella tutela del benessere degli animali. A partire dall’11 marzo 2013, l’Europa ha segnato un punto di svolta con l’introduzione del divieto di testare i prodotti cosmetici sugli animali, come stabilito dal Regolamento (CE) n. 1223/2009. Questo articolo esplora in dettaglio la portata di questa normativa, il suo impatto sul settore cosmetico globale, e come le aziende si stanno adattando a questi cambiamenti.
Tappe Storiche del Divieto:
- 2004: Divieto di testare i prodotti cosmetici finiti sugli animali all’interno dell’UE.
- 2009: Divieto di commercializzare prodotti cosmetici che contengono ingredienti testati sugli animali.
- 2013: Divieto completo di testare sugli animali qualsiasi ingrediente cosmetico, compresi quelli per la tossicità riproduttiva e la tossicità a lungo termine.
L’Importanza della Normativa
La normativa cruelty free impone a tutti i Paesi membri dell’Unione Europea di non svolgere test su animali per quanto riguarda i cosmetici, in nessuna delle fasi di sviluppo del prodotto. Questo include sia i prodotti finiti che i singoli ingredienti delle formule. Un passo rivoluzionario che non solo ha cambiato le dinamiche di produzione all’interno dell’UE ma ha anche posto le basi per una nuova consapevolezza etica nel consumo.
Impatto sul Mercato Globale
La decisione dell’Europa ha avuto un’eco mondiale, spingendo altri Paesi a rivedere le proprie politiche sulla sperimentazione animale. La Cina, per esempio, tradizionalmente nota per le sue rigide norme in materia di test su animali, ha iniziato a modificare la propria legislazione, eliminando l’obbligo di testare sugli animali i cosmetici “generici” dal primo maggio 2021.
Cosa Significa per i Brand
Per i brand, questa normativa significa dover adottare approcci alternativi alla sperimentazione. L’innovazione tecnologica e la ricerca scientifica offrono oggi metodi alternativi efficaci e sicuri, come le simulazioni al computer e i test in vitro, che possono sostituire i test su animali garantendo la sicurezza dei consumatori senza compromettere il benessere degli animali.
Le Sfide dell’Implementazione
Nonostante l’adozione della normativa cruelty free sia un passo avanti significativo, esistono ancora numerose sfide nella sua piena realizzazione. Il problema principale è rappresentato dal commercio globale: le aziende devono assicurarsi che anche gli ingredienti acquistati da fornitori esterni rispettino le stesse direttive, una sfida non da poco in un mercato così vasto e variegato.
Risposte della Comunità Internazionale
La comunità internazionale ha risposto positivamente all’iniziativa europea, con molte organizzazioni non governative e gruppi per i diritti degli animali che hanno espresso il loro sostegno. Questo ha creato una rete di supporto che aiuta i brand a navigare nel complesso panorama della produzione cruelty free.
Tecnologie e Metodi Alternativi
La ricerca e lo sviluppo di metodi alternativi alla sperimentazione animale sono in costante crescita. Questi includono metodi in vitro, modelli computerizzati e l’uso di tessuti artificiali, che offrono risultati promettenti per testare l’efficacia e la sicurezza dei cosmetici senza fare affidamento su test su animali.
Il Ruolo dei Consumatori
I consumatori giocano un ruolo cruciale nella promozione di pratiche etiche nel settore cosmetico. La domanda crescente di prodotti cruelty free stimola le aziende a investire in metodi di test alternativi e a cercare certificazioni che attestino le loro politiche no-animal-testing.
Certificazioni e Sigilli di Qualità
Diverse organizzazioni offrono certificazioni e sigilli di qualità per i prodotti cosmetici cruelty free, come Leaping Bunny e PETA. Questi sigilli sono diventati un punto di riferimento per i consumatori consapevoli, aiutando a distinguere facilmente i prodotti che rispettano gli standard etici cruelty free.
Ecco le diverse organizzazioni promuovono e certificano i cosmetici cruelty-free:
- PETA: People for the Ethical Treatment of Animals.
- LAV: Lega Anti Vivisezione.
- The Vegan Society: Ente che certifica i prodotti vegani.
- Cruelty Free International: Organizzazione che collabora con le aziende per lo sviluppo di cosmetici cruelty-free.
Eccezioni al Divieto
Sebbene l’Unione Europea abbia adottato un divieto generale sui test cosmetici sugli animali, esistono alcune deroghe che permettono la sperimentazione in determinate circostanze. Esistono quindi alcune eccezioni al divieto, per le quali i test sugli animali sono ancora ammessi.
Casi di Deroga
Le deroghe al divieto di sperimentazione animale si applicano in specifiche situazioni, tra cui:
- Tutela della salute umana: Se non sono disponibili alternative affidabili per valutare la sicurezza di un ingrediente per la salute umana.
- Sostanze chimiche già regolamentate: Se i test sugli animali sono necessari per conformarsi ad altre normative, come quelle sui biocidi o sui prodotti chimici.
- Rischio per la salute dei lavoratori e dell’ambiente: In casi eccezionali, quando vi è un rischio concreto per la salute dei lavoratori o dell’ambiente, la sperimentazione animale può essere considerata accettabile.
Criticità e Iniziative
Le deroghe al divieto di sperimentazione animale hanno sollevato diverse criticità:
- Mancanza di trasparenza: Il processo di autorizzazione delle deroghe non è sempre trasparente, creando dubbi sulla sua efficacia e sul rispetto del divieto.
- Esistenza di metodi alternativi: Esistono già diverse metodologie alternative ai test sugli animali, che dovrebbero essere ulteriormente sviluppate e implementate.
- Richiesta di un divieto completo: La petizione “Salviamo i cosmetici cruelty free”, con oltre 1.4 milioni di firme, chiede l’eliminazione di qualsiasi deroga al divieto di sperimentazione animale per i cosmetici.
Azioni della Commissione Europea
La Commissione Europea ha accolto le istanze della petizione “Salviamo i cosmetici cruelty free” e ha delineato alcune azioni per ridurre la sperimentazione animale:
- Accelerare lo sviluppo di metodi alternativi: La Commissione investirà in ricerca e sviluppo per accelerare l’adozione di metodi alternativi affidabili e validati.
- Migliorare la condivisione dei dati: La Commissione promuoverà la condivisione dei dati tra le aziende e i ricercatori per evitare duplicazioni inutili di test sugli animali.
- Revisione del regolamento cosmetico: La Commissione valuterà la possibilità di rivedere il regolamento cosmetico per rafforzare il divieto di sperimentazione animale e limitare le deroghe.
Normativa Europea sui Cosmetici Vegani
Cosa significa “cosmetico vegano”?
Un cosmetico vegano è un prodotto che non contiene ingredienti di origine animale, come latte, miele, cera d’api o lanolina. La sua produzione non implica lo sfruttamento degli animali in nessuna fase, dalla ricerca e sviluppo al test finale.
Esiste una legge specifica per i cosmetici vegani in Europa?
No, non esiste una legge specifica per i cosmetici vegani in Europa. Tuttavia, diverse normative regolano la loro produzione e commercializzazione:
- Regolamento (CE) n. 1223/2009: Stabilisce i requisiti generali per la sicurezza e la commercializzazione dei cosmetici, inclusi quelli vegani.
- Direttiva 2010/63/UE: Protegge gli animali utilizzati a fini scientifici, vietando i test su animali per i cosmetici vegani e non.
- Regolamento REACH: Regola la registrazione, la valutazione, l’autorizzazione e la restrizione delle sostanze chimiche, alcune delle quali possono essere di origine animale.
Prodotti certificati vegan
Per garantire che un prodotto cosmetico sia veramente vegano, è possibile cercare la certificazione vegan da parte di organismi terzi. Queste certificazioni attestano che il prodotto non contiene ingredienti di origine animale o derivati, e che non è stato testato sugli animali.
Una delle certificazioni più diffuse è la Vegan Society, organizzazione non profit britannica che certifica prodotti vegani in tutto il mondo. In Italia, invece, è possibile trovare la certificazione VegUp, che attesta che il prodotto è vegano e cruelty-free.
Altre certificazioni vegane sono ad esempio Certified Vegan e VeganOK.
Prodotti certificati vegan cruelty free
I prodotti cosmetici certificati cruelty-free sono quelli che non sono stati testati sugli animali durante tutto il processo di produzione, sviluppo e sperimentazione. Per garantire che un prodotto sia veramente cruelty-free, è possibile cercare la certificazione da parte di organismi terzi, come ad esempio la Leaping Bunny e la PETA.
La certificazione Leaping Bunny, ad esempio, garantisce che il prodotto sia stato sviluppato e testato senza l’utilizzo di animali. Inoltre, la certificazione garantisce anche che i fornitori dei singoli ingredienti utilizzati nella produzione del prodotto finale non abbiano testato tali ingredienti sugli animali.
La certificazione PETA, invece, garantisce che il prodotto sia stato sviluppato e testato senza l’utilizzo di animali, ma anche che il prodotto finale non contenga ingredienti di origine animale o derivati.
In Italia, esiste anche la certificazione Lav, organizzazione non profit che garantisce che i prodotti certificati siano cruelty-free e rispettosi dell’ambiente.
Altre certificazioni cruelty free sono ad esempio IHTK e CFF.
La scelta di prodotti cosmetici certificati cruelty-free è un’ottima opzione per coloro che desiderano adottare uno stile di vita sostenibile e rispettoso degli animali. Inoltre, la certificazione può anche garantire la qualità e l’efficacia del prodotto, poiché i produttori devono rispettare rigorosi standard di produzione per ottenere la certificazione.
Come scegliere prodotti vegan e cruelty-free
Se desideri scegliere prodotti cosmetici vegan e cruelty-free, è importante leggere attentamente le etichette e le informazioni sulle pratiche di test del prodotto. Cerca prodotti che portano le etichette “vegan” e “cruelty-free” insieme per garantire che siano privi di ingredienti di origine animale e non siano stati testati su animali. Inoltre, cerca di informarti sulle aziende che producono questi prodotti, poiché alcune aziende possono dichiararsi cruelty-free, ma essere di proprietà di grandi conglomerati che testano su animali.
Come ridurre l’impatto ambientale in ambito beauty
Se sei interessato a ridurre il tuo impatto ambientale e ad adottare uno stile di vita più sostenibile, la scelta di prodotti cosmetici vegan e cruelty-free è solo l’inizio. Ci sono molti altri modi per adottare abitudini sostenibili nella tua routine di bellezza, come ad esempio:
- Ridurre il consumo di plastica: cerca di utilizzare prodotti confezionati in materiali riciclabili o riutilizzabili. Inoltre, puoi optare per prodotti che non utilizzano imballaggi in plastica, come shampoo e balsami solidi.
- Utilizzare prodotti naturali: cerca di utilizzare prodotti che contengono ingredienti naturali, biologici e sostenibili. Ad esempio, puoi utilizzare olio di cocco come idratante o prodotti a base di aloe vera per lenire la pelle.
- Scegliere prodotti multifunzione: cerca di scegliere prodotti che svolgono più funzioni, in modo da ridurre il numero di prodotti che utilizzi. Ad esempio, puoi utilizzare un balsamo labbra come idratante per le cuticole.
- Fare da te: considera la possibilità di fare da te alcuni prodotti cosmetici, come scrub o maschere per il viso. In questo modo, puoi controllare gli ingredienti utilizzati e ridurre il tuo impatto ambientale.
Adottare queste abitudini sostenibili nella tua beauty routine non solo aiuterà l’ambiente, ma può anche essere una scelta economica e benefica per la tua salute. Ricorda, ogni piccolo passo conta nella riduzione del nostro impatto sull’ambiente.
In sintesi, scegliere prodotti cosmetici vegan e cruelty-free è una scelta etica e sostenibile per la tua beauty routine. Ricorda di leggere attentamente le etichette e le informazioni sulle pratiche di test del prodotto, in modo da fare scelte informate. Spero che questo articolo ti abbia aiutato a capire la differenza tra prodotti vegan e cruelty-free, in modo da fare scelte consapevoli e rispettose degli animali.
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