Aggiornato il 11 Aprile 2024 da Elisa Branda
Non ci facciamo mai caso ma il nostro organo più grande è la pelle, circa due metri quadrati di tessuti che avvolgono e proteggono il corpo nell’incontro con il mondo (1). L’ambiente e il nostro stile di vita influiscono sul benessere della pelle e alcuni fattori, purtroppo, possono comprometterne l’equilibrio.
- La protezione ottima per contrastare il photoaging; migliora i segni di...
- Protezione urbana protezione ottima per contesti urbani; alta protezione uv;...
- Ottima tollerabilità assorbimento immediato e idratazione intensa che non...
Nel 2005 l’epidemiologo molecolare Christopher P. Wild ha formulato il concetto di “esposoma” per descrivere la somma dei fattori esterni ed ambientali a cui siamo esposti e che influenzano la nostra salute (2). Le ricerche hanno evidenziato quanto l’esposoma sia responsabile per l’80% dell’invecchiamento della pelle mentre solo il 20% è determinato dalla nostra genetica. I 7 fattori dell’esposoma che accelerano il processo sono, in primis, le radiazioni solari, ma anche il fumo, le temperature estreme, l’alimentazione, lo stress, la mancanza di sonno e l’inquinamento.
Il sole, dunque, benché preziosa fonte di vitamina D e di piacere, rappresenta, di converso, la principale causa dell’invecchiamento cutaneo (3).
La nostra pelle è costantemente esposta al sole, in ogni stagione: le radiazioni UVB possono causare scottature, soprattutto in estate e nelle ore più calde della giornata, le radiazioni UVA, sono costanti 365 giorni l’anno e causano effetti a lungo termine: photoaging, comparsa di macchie iperpigmentate e, nei casi più gravi, cancro alla pelle.
E poi c’è la luce blu solare, una luce emessa in una lunghezza d’onda più alta rispetto alla radiazione UV, che penetra attraverso i vetri ed è perciò più difficile da evitare, può danneggiare il derma, soprattutto nei fototipi alti, causando un incremento dei radicali liberi dal quale è necessario correre ai ripari.
Ecco perché è sempre importante proteggersi dal sole, in città e ogni giorno, durante una passeggiata, lo shopping, gli spostamenti di routine e anche in casa. Per farlo è fondamentale scegliere un’adeguata fotoprotezione formulata con il giusto equilibrio di filtri solari e ingredienti che apportino un effetto antiossidante e antiage. In altre parole: una fotoprotezione personalizzata (4).
Una risposta a tali esigenze è Fotoprotector ISDIN Fusion Water Urban SPF 30, un protettore urbano formulato in fase acquosa, ideale per uso quotidiano in contesti urbani, con una protezione rinforzata contro i raggi UVA e Luce Blu.
Fotoprotector ISDIN Fusion Water Urban SPF 30
Frutto delle ricerche ISDIN, leader internazionale in fotoprotezione e dermatologia, la formula di Fusion Water Urban apporta un’idratazione intensa fino a 12 ore e una protezione UVA/UVB con SPF30. Migliora i segni di affaticamento, apporta luminosità e regala un aspetto più sano alla pelle del viso. Grazie alla sua texture ultraleggera ad assorbimento immediato, si può facilmente applicare come ultimo step della routine di bellezza prima del make-up. È adatto a tutte le tipologie di pelle, anche atopica.
Se la scienza ha individuato nell’esposoma i fattori di rischio per la pelle, ISDIN ha creato la proposta per proteggersi dal sole giorno dopo giorno, nei contesti urbani: Fotoprotector ISDIN Fusion Water Urban SPF 30 migliora la pelle e la qualità della vita.
- La protezione ottima per contrastare il photoaging; migliora i segni di...
- Protezione urbana protezione ottima per contesti urbani; alta protezione uv;...
- Ottima tollerabilità assorbimento immediato e idratazione intensa che non...
1. Nielsen MMK, Aryal E, Safari E, Mojsoska B, Jenssen H, Prabhala BK. Current State of SLC and ABC Transporters in the Skin and Their Relation to Sweat
2. Wild C. P. (2005). Complementing the genome with an “exposome”: the outstanding challenge of environmental exposure measurement in molecular epidemiology. Cancer epidemiology, biomarkers & prevention : a publication of the American Association for Cancer Research, cosponsored by the American Society of Preventive Oncology, 14(8), 1847–1850. https://doi.org/10.1158/1055-9965.EPI-05-0456
3. Flament, F., Bazin, R., Laquieze, S., Rubert, V., Simonpietri, E., & Piot, B. (2013). Effect of the sun on visible clinical signs of aging in Caucasian skin. Clinical, cosmetic and investigational dermatology, 6, 221–232. https://doi.org/10.2147/CCID.S44686
4.J. Krutmann (2020). Photoprotection of the future: challenges and opportunities. Journal of the European Academy of Dermatology and Venereology 2020 Mar;34(3):447-454
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